Gran Premio

Ferrari primo attacco a Miami

Anche sulla F1-75 del leader del mondiale piloti verrà montato in Florida la PU2: si tratta di una scelta stretegica e non dettata da un allarme come era accaduto a Sainz a Imola. Lo 066/7 potrà sfruttare una mappatura più spinta e l’adozione della nuova MGU-K nel sistema ibrido che permetterà un aumento di potenza. Si vedrà anche l’ala posteriore più scarica aerodinamicamente e il “pattino” sotto al fondo.

La Ferrari è pronta a sfidare la Red Bull sul nuovo circuito di Miami, una pista cittadina che alterna parti velocissime, come il rettilineo di due chilometri, a tratti guidati nei quali sarà un vero rebus trovare il giusto compromesso nel setup.

La Scuderia, dovendo compensare un gap di velocità con la RB18 di Max Verstappen, porterà una serie di aggiornamenti utili a contrastare il passo alla monoposto di Adrian Newey che a Imola ha mostrato un indiscutibile passo avanti nello sviluppo.

Sulla F1-75 si vedrà l’annunciata ala posteriore più scarica da medio-basso carico, mentre nelle prove libere verrà provato il fondo che Carlos Sainz aveva utilizzato mercoledì scorso durante i test Pirelli che si erano svolti a Imola dopo il GP dell’Emilia Romagna.

Il nostro Davide Cavazza aveva fotografato la rossa dotata del “pattino” che è comparso sotto al fondo in prossimità della prima delle due aperture sul marciapiede, riprendendo un concetto che è stato sviluppato dalla Red Bull già in Australia e che dovrebbe essere utile a limitare il fenomeno del porpoising, dato che non si tratta di una “minigonna” altrimenti vietata dal regolamento.

Stando alle anticipazioni che filtrano da Maranello, Charles Leclerc passerà al motore 2, pareggiando i conti con il compagno di squadra spagnolo costretto a utilizzare la PU2 a Imola dopo un allarme che i controlli successivi avevano spento, tant’è che il propulsore potrà essere utilizzato nelle prove libere di Miami.

La sostituzione dello 066/7 non deriva da problemi o timori di affidabilità, visto che sono stati superati in corsa nei ripetuti long run al banco prova i vincoli di durata che permettono alla Ferrari di spingere il 6 cilindri turbo con mappature più spinte di quanto sia stato fatto fino a oggi.

Il raggiungimento di certi target di durata, portano anche all’introduzione di una modifica nel sistema ibrido: a Miami dovrebbe debuttare la nuova MGU-K, mentre centralina e batteria arriveranno certamente prima del limite di omologazione fissato dalla FIA per il mese di settembre.

La Scuderia, quindi, si presenta a Miami con l’intenzione di rispondere alla Red Bull sul campo già in Florida, in attesa che a Barcellona arrivi il pacchetto di aggiornamenti più importante, sul quale alla Gestione Sportiva fanno molto affidamento per vincere la “battaglia degli sviluppi” che deve portare alla conquista del mondiale.

https://it.motorsport.com/f1/news/f1-ferrari-leclerc-passa-al-motore-2-a-miami-con-il-fattore-k/10280658/

#LIVEYOURFERRARIPASSION