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Piero Ferrari,Leclerc e Schumacher

Il figlio del fondatore del Cavallino, alla consegna del ‘Mecenate dello Sport 2021’: “Il passato ha costruito il nostro mito, ma dobbiamo guardare al futuro e con Charles e Sainz abbiamo una grande squadra. Schumi? Persona semplice: c’è, è vivo, ma non riesce a comunicare”
“Charles Leclerc? Sarebbe piaciuto sicuramente a mio padre. Il confronto tra piloti del presente e passato è difficile. Gilles Villeneuve era istinto puro, Charles è molto diverso: è un pilota intelligente, un ragazzo estremamente dotato da tutti i punti di vista, con riflessi straordinari, grande concentrazione. Se riusciremo a dargli un mezzo adeguato ci darà grandi soddisfazioni”. L’investitura arriva da Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari e vice presidente del Gruppo del Cavallino, nel ricevere il Premio Mecenate Dello Sport 2021, al Salone d’Onore del Coni, a Roma.
Il figlio del fondatore del Cavallino ha ricevuto il riconoscimento in rappresentanza della famiglia e del brand Ferrari “per aver saputo creare e far crescere nel tempo uno dei più noti e prestigiosi simboli dell’Italia nel mondo – questa la motivazione -, non solo a livello sportivo, capace nel tempo di suscitare orgoglio, emozione, senso di appartenenza per milioni di italiani e rappresentando un valore assoluto per lo sviluppo degli sport motoristici in Italia e a livello internazionale”. Durante la premiazione ha parlato anche dell’altro pilota della Ferrari, Carlos Sainz, reduce dal bel terzo posto di Sochi.

“Anche Carlos Sainz sta dimostrando di essere un giovane solido e veloce – ha detto Ferrari -. Abbiamo una bella squadra, per il futuro tutto cambierà, le carte si rimescoleranno e dobbiamo ricordarci che ci sono tanti limiti tecnici fatti dal regolamento e che il prossimo anno sarà tutto nuovo”.
Alla cerimonia di consegna del premio, giunto alla nona edizione, patrocinato dal Coni e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e avvenuta alla presenza del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, Piero Ferrari ha spiegato cosa rappresenti per lui il Cavallino: “La Ferrari è fatta di tante persone , questo premio lo condividerò con tutti a Maranello: anche in Formula 1 non ci sono solo i piloti, ma oltre mille persone dietro quel lavoro. Ho avuto la fortuna di aver dato il mio contributo nei momenti più o meno belli e in tutta l’azienda c’è un grande senso d’appartenenza. Le grandi vittorie di Daytona e Le Mans hanno costruito il mito Ferrari, ma il passato lo dobbiamo mettere alle spalle, come diceva mio padre, e dobbiamo tenerlo in considerazione per non ripetere gli errori. Lo sport è molto importante per la nostra azienda: Ferrari vende automobili apprezzate in tutto il mondo, ma è anche sport. Sono due facce della stessa medaglia, tutti sanno che la Ferrari comunque corre e c’è. Ci siamo e ci saremo”.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/29-09-2021/f1-piero-ferrari-leclerc-sarebbe-piaciuto-papa-schumacher-spiace-se-ne-parli-come-se-morto-4201519993834.shtml

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