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F1 | Monaco ’96: a Dennis solo la replica del casco di Schumi

David Coulthard ha riavvolto il nastro della memoria fino a quella domenica mattina in cui chiese un favore speciale al collega e rivale della Ferrari.

Monte Carlo, 19 maggio 1996: la gara del Principato prende il via sotto la pioggia e l’asfalto, reso viscido ed insidioso dall’acqua appena caduta, miete subito delle vittime illustri. Fra queste c’è anche Michael Schumacher che si deve ritirare dopo nemmeno un giro per aver urtato le barriere mentre si trovava secondo dietro alla Williams di Damon Hill. Tuttavia, il tedesco, o almeno il suo casco indossato da un altro pilota, continuano a restare in gara fino alla bandiera a scacchi cogliendo il secondo posto.
Un podio meritato per David Coulthard e la McLaren in uno dei Gran Premi con più ritiri della storia della Formula 1. Da non dimenticare che quello fu anche il giorno dell’unico successo colto in carriera da Oliver Panis al volante della Ligier. Una corsa che Coulthard disputò, per ironia della sorte e per necessità, utilizzando il casco prestatogli dal futuro sette volte iridato della Ferrari. “Nel warm-up non riuscivo a vedere, il mio casco non disponeva della doppia visiera che impediva l’appannamento – ha ricordato lo scozzese nel documentario di F1 TV, Michael Schumacher the making of a legend – e gli domandai se potevo prendere in prestito uno dei suoi caschi. Una cosa che, indubbiamente, è molto insolito fare. Lui non ebbe esitazioni e mi disse: ‘Sì, ok, nessun problema’. Così corsi e terminai quel Gran Pemio al secondo posto”.
“Motivo per il quale, a fine gara, chiesi a Michael di potermi tenere quel casco. Nel frattempo venni a sapere che Ron Dennis (all’epoca team principal del pilota britannico alla McLaren) era andato dal fornitore del casco e aveva chiesto a sua volta di averlo. Quindi, per risolvere la questione, concordammo di fare una replica per Dennis. Successivamente io dissi a Ron di avere il casco originale, che ora si trova nel mio museo in Scozia, mentre il suo era solo una copia” ha concluso Coulthard al quale, dicendolo è scappato un largo sorriso.

Fonte: formulapassion.it

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